Libreria Fahrenheit 451



Benvenuti Lettori nel blog della libreria Fahrenheit 451...
abbiamo aperto questo spazio per parlare di libri con voi...per presentarvi non solo le novità appena uscite, ma...soprattutto...libri letti e proposti da noi e da voi...scriveteci, commentate i post, parlateci delle vostre letture...

"Oggi il libro è solo uno degli oggetti di consumo che si spartiscono i nostri desideri. Le categorie di cultura alta e cultura bassa non sono più in grado di descriverlo. Oggi il libro compete non solo con altri libri, ma soprattutto contro i quiz, i telefonini, le scarpe da ginnastica e ogni altra merce desiderabile". dal Manifesto di ISBN Edizioni

"Il tempo per leggere, come il tempo per amare, dilata il tempo per vivere". Daniel Pennac

sabato 28 gennaio 2012

Conoscere la storia vuol dire conoscere l'uomo

Voi che vivete sicuri
nelle vostre tiepide case,
voi che trovate tornando a sera
il cibo caldo e visi amici:
Considerate se questo è un uomo
che lavora nel fango
che non conosce pace
che lotta per mezzo pane
che muore per un si o per un no.
Considerate se questa è una donna,
senza capelli e senza nome
senza più forza di ricordare
vuoti gli occhi e freddo il grembo
come una rana d'inverno.
Meditate che questo è stato:
vi comando queste parole.
Scolpitele nel vostro cuore
stando in casa andando per via,
coricandovi, alzandovi.
Ripetetele ai vostri figli.
O vi si sfaccia la casa,
la malattia vi impedisca,
i vostri nati torcano il viso da voi.

Primo Levi

mercoledì 25 gennaio 2012

Le Streghe della notte

Breve recensione del libro che presenteremo sabato 28 gennaio ore 17:30...
 
“Le streghe della notte” di Gian Piero Milanetti – giornalista, scrittore, insegnante e studioso di storia dell’aviazione - illustra la genesi e la storia  dei tre reggimenti femminili - uno da bombardamento notturno che si guadagnò il soprannome di “Streghe della notte”, uno da bombardamento in picchiata, e uno da caccia - voluti da Marina Raskova, un’aviatrice da record, soprannominata l’Amelia Earhart sovietica. Il testo delinea poi  una serie di profili di alcune delle più straordinarie aviatrici sovietiche. Tra le biografie spiccano le eroine Lydia Litvyak e Katya Budanova, le due uniche donne “asso” della storia, probabilmente le più complete – per informazioni e apparato iconografico – mai pubblicate al di fuori della Russia.
Il pregio maggiore del libro – senza voler nulla togliere alla metico-losità della ricostruzione storica e all’avvincente  stile narrativo – consiste nel gran numero  – oltre un centinaio –  di fotografie, quasi tutte inedite perfino nella stessa ex Unione Sovietica, di grande valore storico e spesso di grande bellezza. Le foto provengono in gran parte dall’album di famiglia del Major  Anatoly Plyac (storico e documen-tarista della Grande Guerra Patriottica ven noto in Russia e non solo), figlio di Ermolaevna Aronova, e nipote di Rufina Gasheva, due delle più straordinarie  “Streghe della Notte”, e dall’album di Inna Kalinovskaya, tenente del 586 IAP, reggimento caccia, una delle ultime veterane ancora in vita.
Un libro straordinario, questo “Le Streghe della notte”,  che  rende onore a un gruppo di donne senza paura e dalla volontà d’acciaio, le cui imprese non hanno ancora avuto i riconoscimenti che meritano. 
Vi aspettiamo!!!

domenica 22 gennaio 2012

Metti che l'Onda sommerga il mondo conosciuto, e ti ritrovi dalle parti del 2090 in una società globalizzata dove i governi nazionali sono ormai fantocci gestiti da un vertice cinese. E fai conto che quello che rimane di Venezia sia diventata un parco di divertimenti per adulti ricchi, un puttanaio autorizzato dove tutto è concesso, il cui fulcro è un immenso stadio in corrispondenza di Piazza San Marco, dove si combattono sanguinose e mortali lotte fra gladiatori. Un romanzo che mescola fantasy e fanta(?)politica, limaccioso come un'immensa palude e crudele come qualche anno di permanenza a pane e acqua ai Piombi. Bella storiaccia. Intendiamoci, a tratti è didascalico, specie nella prima parte; e tutto l'insieme non trasuda devastante originalità. Però ha il fascino della paura. Perché una mezza idea che possa andare a finire così, ci è passata, per la nostra testa. Magari solo per un attimo, in un momento di angoscia profonda. Ma ci è passata. Ora che abbiamo estinto quasi tutte le altre specie animali, non ci rimane che arrangiarci tra noi.
Eh eh.
Buona domenica, lettori e rilettori.

giovedì 19 gennaio 2012

Ciao, lettori e rilettori. 
Io sono Switter. A scanso di equivoci. Spesso leggo libri. Spesso li dimentico e li rileggo. Come voi, no?
Bene. Dentro Fahrenheit 451, di Bradbury, i cattivi li bruciavano, i libri. Avevano i loro motivi. Motivi cattivi. In Libri da ardere, di Amelie Nothomb, pure. Lo dice il titolo. Ma lì sono i buoni (?) a bruciarli. Perché fuori  c'è la guerra, e l'inverno, e non c'è più nessun combustibile con cui scaldarsi, per il professore, l'assistente e la studentessa rifugiati nella biblioteca dell'università. Quindi, i libri. Ma come scegliere da quale cominciare? Come decidere quale conservare per ultimo, per quando il freddo sarà ancora più freddo? 
A. N. dribbla il problema con la grande trovata di inventantarsi autori e titoli ("Un Kleinbettingen vale più di due Sterpenich").
E noi, quali bruceremmo? Per un motivo valido, tipo non morire assiderati? Occhio, non vale bruciare libri che andrebbero bruciati solo per il fatto di essere stati scritti. La scelta deve essere indirizzata verso libri che, in genere, si fanno amare, se no è troppo facile. 
Mm. Giochiamo. Comincio io. Vi tolgo l'imbarazzo di iniziare. E infilo nella stufa "Alla ricerca del tempo perduto". Tutta l'opera intera, così, trovate la stanza abbastanza calda e avete più tempo per pensare.
A presto.


martedì 17 gennaio 2012

IL PIANTO DELLA SCAVATRICE

Solo l'amare, solo il conoscere
conta, non l'aver amato,
non l'aver conosciuto. Dà angoscia
il vivere di un consumato 
amore. L'anima non cresce più.
... ... ... ... ...
                                                                             PPP

venerdì 13 gennaio 2012

Noi saremo tutto - Valerio Evangelisti

La scrittura di Evangelisti è asciutta, tagliente. I personaggi vengono delineati con una capacità straordinaria attraverso piccoli dettagli, ripresi nel corso del testo. Un romanzo epico, sicuramente, perché contiene la forza della lotta, ma anche un romanzo profondamente storico. Evangelisti costruisce la storia documentandosi e studiando a fondo sia il contesto storico che descrive sia i personaggi che operano in tale contesto. Eddie Florio è viscido, infame, sempre dalla parte più conveniente per lui, picchia e uccide le donne della sua vita e alla fine si ritrova solo, senza aver costruito nulla nei rapporti umani. Un libro che alimenta l’immaginazione, sembra davvero di seguire il gangster nel porto o a bere nei bar e sembra di sentire veramente le voci dei lavoratori salire e gridare “Noi saremo tutto”.